Amazon la smania del controllo

[30/04/2020]

Braccialetto elettronico al polso dei dipendenti? Via al brevetto


Tutti contro Amazon soprattutto da noi, dove il tema lavoro, si sa, è sempre piuttosto caldo, sia quando non c’è, che quando c’è ma non si manifesta esattamente nel migliore dei modi. Così, di fronte all’ultima trovata del colosso dell’e-commerce, che arriva dritta dritta dal quartier generale di Seattle, l’indignazione è stata unanime e bipartisan, cosa rara, soprattutto in piena furiosa campagna elettorale.

Il problema è il seguente: il colosso dell’e-commerce ha brevettato un braccialetto wireless da far indossare ai suoi dipendenti, allo scopo di velocizzare e guidare tutte le operazioni compiute all’interno dei magazzini dove si evadono gli ordini online.

Secondo quando riportato dal sito GeekWire, il braccialetto al polso del dipendente riceve i dettagli dell’ordine, appena inoltrato online dal cliente, comunicando con i trasduttori a ultrasuoni posizionati nell'ambiente circostante. Il dipendente, grazie all’indicazione fornite dal nuovo artificio tecnologico, a questo punto dovrà velocemente prendere il prodotto, inscatolarlo per poi passare al compito successivo, proprio come accade in una catena di montaggio ben oliata dove tutto deve filare liscio e in tempi record.

Il brevetto era stato depositato dalla società di Seattle nel 2016 e proprio martedì scorso è stato riconosciuto ufficialmente, spianando di fatto la strada ad Amazon nel raggiungere il suo scopo. L’obiettivo di Jeff Bezos è controllare le attività dei dipendenti attraverso il braccialetto wireless in combinato con un modulo di gestione pensato per tracciare i loro movimenti. Il prossimo step, nelle migliori previsioni del fondatore di Amazon, è la completa automazione dei processi compiuti da uomini che però sembrano assomigliare sempre di più a robot.

Alla frenesia tipica dei nuovi traguardi tecnologici, e quella sicuramente aleggia nelle stanze di Amazon, si aggiungono però le critiche per un progetto che eticamente risulta piuttosto opinabile. La prima di una lunga serie arriva da oltreoceano, è lo stesso sito GeekWire, fonte della notizia, a ricordare come “Amazon si è già guadagnato la reputazione di una società che trasforma i dipendenti, pagati poco, in robot umani che lavorano vicino a veri robot, portando avanti compiti ripetitivi di packaging il più velocemente possibile. Il tutto per arrivare a target molto ambiziosi di consegna voluti da Mr. Bezos”. Ora l’asticella si è spostata ancora più in alto e le differenze tra gli uomini in carne e ossa e quelli senza anima artificialmente intelligenti iniziano ad assottigliarsi pericolosamente.

Intanto Amazon risponde alle critiche ma lo fa appellandosi al politichese, esulando dal merito della questione. "Non rilasciamo commenti relativamente ai brevetti. I brevetti impiegano anni per essere approvati e non necessariamente riflettono gli sviluppi attuali che stanno avendo i nostri prodotti e servizi”. - ha dichiarato il colosso di Seattle in una nota ufficiale. “In Amazon siamo attenti a garantire un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo. La sicurezza e il benessere dei nostri dipendenti sono la nostra priorità.

Negli ultimi 20 anni il gruppo ha introdotto diverse innovazioni tecnologiche per supportare i nostri dipendenti durante il loro lavoro e rendere i processi più semplici ed efficaci”. - ha concluso.

Intanto, in Italia, l’idea di Amazon non convince nessuno proprio come la sua arringa, anzi, parole di condanna arrivano da diversi esponenti della politica e del mondo sindacale. "E' facile declamare sui temi del lavoro, ma la sfida è il lavoro di qualità e non il lavoro con il braccialetto” - ha commentato il premier Paolo Gentiloni. Gli fanno eco il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, “L’iniziativa di Amazon si commenta da sola” e il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, “Ne penso tutto il male possibile”.
Un’analisi troppo pessimista o davvero Amazon mira al dipendente telecomandato? Altre realtà potrebbe seguirlo in questa caccia all’automazione agoni costo, in questa ansia da prestazione, in un tale bulimico controllo? Una riflessione va fatta perché, con o senza braccialetto restiamo essere pensanti. Almeno qualcuno di noi.

La Redazione